The Trip

An adventurous trip from London to Toronto through Europe, Middle East and Asia ...
Many places to visit ... many people to meet ... but one rule: Travel only over land and water; No Planes, No Flights.
I'll look for the hospitality of people who live in the places I'm going to visit ... no hostels is a wish...
am I gonna make it?

Friday 24 September 2010

Iran on my mind

Premessa

Sto scrivendo questo articolo dopo 4 mesi da cui ho lasciato l'Iran. In tutto questo tempo mi e' successo un po' di tutto e ho attraversato diversi paesi ...mi appresto quindi a scrivere sinteticamente cio' che la mia povera mente ricorda, prima che sia troppo tardi ... vogliate pero' scusare errori ed omissioni varie.

Iran

Dopo svariati cambi di bus e qualche ora di viaggio riesco finalmente a giungere al confine. Un ragazzo appena conosciuto in bus mi fa subito respirare la calorosa accoglienza Iraniana aiutandomi a sbrigare le operazione burocratiche di frontiera e condividendo con me un taxi (con noi anche una coppia di anziani ex docenti universitari) sino a Tabriz.

Ospite di una simpaticissima famiglia (mamma tedesca, papa' iraniano e il figlio) passo i miei 3 giorni di permanenza girovagando per la citta'. Finalmente respiro l'aria medio orientale e camminando per le strade le persone mi guardano interessante e stupite. Non passa tanto prima che faccia amicizia con un paio di ragazzi che si offrono di farmi da guide turistiche.
Tabriz e' una citta' molto carina ma anche molto trafficata e rumorosa. Tutti parlano il Turko come prima lingua. Non fatico molto prima di acclimatarmi.
Trovo anche il tempo di visitare un lago salato a pochi km dalla citta' che prende il nome dalla citta' adiacente: Orumyeh.

La valuta in Iran e' il Rial ma tutti ragionano per convenzione/comodita' in Thomans che sarebbero 10 Rials. Grazie anche al cambio monetario il costo della vita per me e' relativamente basso ... soprattutto se comparato alla Turkia e all'Europa.
Ci  metto poco pero' a realizzare che le carte di credito e tutti i circuiti ATM e Bancomat a me conosciuti sono banditi. Totalmente all'oscuro di cio' cambio i soli 60 euro che casualmente tenevo in scorta per le emergenze; ma devo cercare al piu' presto un modo per ricevere dei soldi dal mio conto corrente italiano o comunque dall'Italia.

Arrivo a Tehran con un bus notturno. La prima persona che mi ospita e' un ragazzo Iraniano che vive ancora con la sua famiglia. Ovviamente molto ospitali come tutti gli Iraniani.
 I primi giorni sono completamente dedicati a cercare un modo di ricevere qualche soldo. Abbandonate agenzie di scambio monetario che chiedono commissioni dal 10% sulle transazioni con carta di credito risolvo i problemi dopo varie peripezie chiedendo un prestito con promessa di restituzione al consolato italiano dove un funzionario mi aiutera' anche fungendo da tramite e permettendomi di bonificare dei soldi sul suo conto per poi darmeli in contanti.


Dopo qualche giorno, dopo aver conosciuto un altro ragazzo sempre tramite CSing, decido di trasferirmi. Non avrei potuto fare una scelta piu' azzeccata! Il mio nuovo ospite di nome Araz e' (oltre ad essere ovviamente ospitale e amichevole come tutti gli Iraniani) molto simile a me caratterialmente e ho la fortuna di conoscerlo in un periodo di transizione durante il quale non lavora e ha molto tempo da dedicarsi/mi.
Mi dice subito di avere in mente di visitare qualche citta' in giro per l'Iran e alla mia proposta di andare assieme accetta subito entusiasta.
Da questo momento in poi passero' la maggior parte del mio tempo con lui tra trekking in montagna, feste varie, escursioni nel deserto e ovviamente il viaggio alla scoperta di nuove mete nel centro/sud: Kerman, Esfahan, Shiraz, Persepolis, Yazd ...

Prima di partire pero' voglio avviare le procedure burocratiche per i vari Visti che mi serviranno per entrare nei prossimi paesi. Prima di tutto Pakistan ed ecco subito il primo insormontabile problema: "Abbiamo cambiato il regolamento del nostro consolato e ora possiamo rilasciare Visti solamente per i cittadini Iraniani. Gli stranieri devono richiederlo nel loro paese di origine."

Bene, o meglio male. Si rende a questo punto indispensabile cambiare completamente piano. Viste tempistiche e finanze l'India e il Nepal mi sembrano irraggiungibili e l'unica possibilita' per raggiungere la Cina e' passare dal nord dell'Afganistan: Turkmenistan, Uzbekistan, Tajikistan.

Richiedere visto Uzbeko prima di tutto, per poi poter richiedere quello di transito in Turkmenistan (il Turkmenistan e' uno dei due soli stati Stalinisti al mondo, e' una dittatura e ottenere il visto turistico e' quasi impossibile se non con una lettera di invito).


Preparati i bagagli ci organizziamo con Araz per il tour Iraniano.






Dopo 20 giorni passati assieme arriva l'ora per me di lasciare (malinconicamente) questo paese che ad oggi mantiene nelle mia mente il primato di posto piu' bello e interessante che abbia mai visitato nella mia vita (anche se ne mancano ancora tanti).

Qualche riflessione generale sull'Iran:

Come ho gia' detto, ma non mi stanchero' mai di dire, gli Iraniani sono generalmente persone squisite, amichevoli e molto ospitali soprattutto con gli stranieri. Sono avidi di fare nuove amici anche perche' come nazione sono abbastanza chiusi e isolati a causa della cattiva propaganda che il governo mostra al resto del mondo. E' comunque molto raro incontrare qualcuno che sia d'accordo con il pensiero politico (religioso) che il governo continua ad imporre. In generale e' un paese sicuro nonostante tutta la cattiva pubblicita' che quotidianamente i notiziari del mondo occidentale mostrano. La religione svolge un ruolo fondamentale nella vita di tutti i giorni: donne e uomini sono sempre separati in qualsiasi luogo pubblico quali bus, metro, scuola etc; le donne (anche straniere) sono obbligate a coprire il capo e il burka o chador e' indossato solamente da quelle piu' conservatrici solo in certe citta' e da donne anziane o di mezza eta'; l'alcool e' vietato e con lui tutti i locali e club; la musica occidentale e' poco tollerata ed e' comunque molto difficile trovare in generale concerti e musica dal vivo (anche tradizionale); l'informazione e la stampa sono controllati e censurati ad hoc e molti siti internet sono oscurati. Nonostante tutto le nuove generazioni hanno una mentalita' molto aperta verso tutto quello che la societa' (o meglio il governo) gli vieta o gli tiene nascosto.... molti di loro sono insofferenti e vorrebbero cambiare le cose ma si sentono con le mani legate. La cultura Americana e occidentale li affascina e in un certo modo si prendono, di nascosto, tutte le liberta' che il governo tiranno gli nega.

Nota positiva sul cibo. La cucina e' molto varia e in generale tutti i piatti tipici sono molto buoni. Frutta e verdura sono vari e la produzione interna fa si che i prezzi siano contenuti. La carne piu' diffusa e' quella di vitello seguita da pollo e manzo. Ovviamente proibito il maiale per motivi religiosi. Ottimo il pane tipico e qualche tipo di formaggio interessante.

Dal punto di vista naturalistico si trova di tutto: dalle spiagge alle foreste, dai fiumi e laghi alle montagne, dalla neve al deserto. I prezzi contenuti ne fanno il posto perfetto per le attivita' all'aria aperta.


 

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