Dopo un altro controllo passaporto e uno del biglietto in una non so dove stazione il controllore mi dice <Bus Sarajevo>.
Salgo sul bus usato come servizio sostitutivo del treno totalmente all'oscuro di dove mi trovo e quanto ci mettero' ancora a raggiungere Sarajevo.
Durante il tragitto sento parlare in Inglese un ragazzo giovane e un signore di una certa' eta' che avevo intravisto in treno; barba bianca lunga, aria da bonaccione e vaga somiglianza a Tiziano Terzani. Mi avvicino per chiedere qualche informazione riguardo le tempistiche. Scopro che il signore e' inglese di una citta' dal nome improbabile a dure ore di treno a nord di Londra, mentre il ragazzo e' Bosniaco e mi informa che ci metteremo almeno 2 ore e mezza per arrivare a destinazione. Il signore, con un inglese per me quasi incomprensibile, incomincia a parlarci un po' dei suoi viaggi, quasi sempre in treno e della storia delle ferrovie e dei locomotori...
Scrivo alla ragazza che deve ospitarmi, informandola del ritardo. A dire il vero non so niente di questa ragazza. Mi ha risposto all'annuncio sul gruppo su CS dove chiedevo aiuto per le emergenze. Il suo profilo e' completamente vuoto, nessuna foto, nessuna informazione riguardo al couch e tantomento ai suoi gusti o preferenze e solo una refenza di un CSer Bosniaco. L'unica informazione che leggo e' la provenienza: Francia. Sono un po' preoccupato di arrivare a Sarajevo e trovarmi a che fare con chissa' quale persona malintenzionata...
Dopo 12 ore di treno/bus e 14 ore totali di viaggio, arriviamo finalmente nella capitale. Preoccupato di essere in ritardo e per non far aspettare la mia ospite, condivido un taxi con il signore inglese diretto anche lui nella mia stezza zona. Si offre gentilmente di coprire anche la mia parte del costo visto che io sono senza soldi; ma lui scende prima di me, paga e quando scendo io, il maledetto autista mi dice che devo pagare anche io, 8 kaem (4 euro) moltissimo considerati i prezzi del paese e i soli 5 minuti di tragitto che abbiamo speso dalla stazione. Cerco di protestare dicendo che non era nei patti e comunque e' un prezzo esagerato, ma dopo un po' di battibecco vado a ritirare i soldi e pago.
Aspetto qualche minuto all'indirizzo della presunta ragazza che mi deve ospitare per la notte.
Arriva un taxi. Scende una ragazza, molto carina, occhi azzurri, presumibilmente piu' giovane di me di qualche anno, mi sorride mi saluta e mi invita subito ad entrare e poggiare i bagagli. E' veramente Francese ma parliamo ovviamente in inglese ma dopo un po' mi dice che ha vissuto in francia con un ragazzo sardo e mi chiede di parlare un po' di italiano. Lei non lo parla benissimo, ma abbastanza da capirmi anche se parlo velocemente e rispondere mantenendo una conversazione. Ha un forte accento francese, molto simpatico.
Mi chiede se son stanco, ma stranamente nonostante il lungo viaggio sono abbastanza riposato e mi inviata a raggiungere dei suoi amici che stanno suonando la chitarra a casa loro. Mentre andiamo passiamo per le vie del centro mentre lei mi da qualche informazione sulla citta'. I suoi amici sono quasi tutti francesi, a parte un ragazzo tedesco, e dopo un po' che stiamo a casa andiamo in un locale/discoteca giusto per 2 drinks (provo il liquore tipico, la Rakia).
Tornaimo a casa e parlando un po' con la mia ospite capisco subito che e' una ragazza molto intelligente, sempre allegra, a cui piace viaggiare e imparare le lingue. Mi dice che sta' fancedo una intern ship da qualche mese per un istituto culturale Europeo a Sarajevo dopo essersi laureata in Scienze Politiche e aver vissuto in qualche altra nazione. Insomma, una ragazza di cui potrei innamorarmi facilmente ...
L'indomani mattina deve andare a lavorare, quindi mi alzo presto con lei e mentre andiamo verso il centro mi da qualche consiglio sui posti da visitare e ci diamo appuntamento per l'ora di pranzo.
E' giunta l'ora di esplorare la citta' e fare qualche foto. Incomincio da un rapido giro nel centro storico intorno alla cattedrale.
Mi piace da subito. La mescolanza di culture e religioni si percepisce e si vede per le strade. Sento finalmente che mi sto' allontanando dai posti fortemente occidentalizzati che hanno poco di diverso da quello a cui sono normalmente abituato.
I segni del conflitto serbo/bosniaco si vedono ancora dai buchi sugli edifici in tutta la citta' e dai monumenti alla memoria. Tra l'altro e' una citta' molto piu' pulita e moderna di quanto mi aspettassi.
Il borgo antico pur essendo molto turistico e' popolato anche e soprattutto dagli abitanti e negozi e bar sono tutti pieni grazie anche alla bellissima giornata di sole.
Mi avventuro per stradine e vicoletti dando retta solo al mio istinto. Salgo in una collina con sopra un terrapieno che offre la visuale completa della citta'. Mentre salgo passo a fianco a dei classici cimiteri mussulmani e la voce delle preghiere proveniente dai megafoni sui minareti rimbomba tra le vecchie casette facendomi sentire non so perche' in un'era antica in non so qualche paese del medio oriente.
Il panorama e' lo stesso molto bello. E si vede chiaramente il netto confine delle abitazioni della citta' vecchia sulla pendenza della collina senza alcun tipo di periferia.
Ora di prenzo mi rivedo con la mia ospite. Andiamo a mangiare un tipico Cevapi (ovviamente non e' scritto cosi'), buono.
Come gia' mi aveva accennato, mi dice che la sera devono andare in una montagna a 1 ora di cammino con gli amici francesi per passare la notte li tra chitarre e qualche drink. Sono fortemente indeciso in quanto un'altra ragazza mi ha offerto ospitalita' per la notte e mi ha invitato pure lei a unirmi per qualche drink con un'amica e la mattina dopo andare a fare “climbing” (arrampicata) con un altra sua amica. Ipoteticamente il giorno dopo dovrei partire e controllando sul sito vedo che il treno e' alle 6.55 del mattino. Ovviamente escludo da subito l'idea di partire senza aver transcorso un'altra giornata in questo bellissimo posto. Penso di prendere il treno il giorno successivo. Togliero' una giornata a Sofia o Belgrado.
Mi prendo la sera per decidere sul da farsi, durante la quale giro per la citta' fermendomi di tanto in tanto in un internet cafe' per controllare le e-mail e cercare di organizzarmi.
Qaundo la mia ospite francese smonta dal lavoro decido a malincuore di non andare con lei per non essere scortese l'altra ragazza che mi aspetta. La saluto in tutta fretta e raggiungo la mia nuova ospite. Scopro che e' Turka (anche se lei non si considera tale perche' viene dall'Ossezia) e parla un inglese impeccabile e facilemnte comprensibile. Considera l'inglese la sua prima lingua che mi dice studiare e imparare da quando aveva 9 anni e che ora utilizza per svolgere il suo lavoro di insegnante (di inglese appunto). Parla tanto, ma e' simpatica e molto attiva nel CSing.
Non c'e' il tempo neanche di portare il mio bagaglio a casa perche' dobbiamo raggiungere la sua amica. Anche lei e' insegnante di inglese ma e' Bosniaca. Mentre beviamo drink a base di vodka mi stupisco del fatto che capisco perfettamente i loro discorsi! :D Dopo qualche bicchiere di troppo incominciamo comunque a non capire piu' un cazzo e' torniamo a casa.
Mattina dopo presumibilmente dobbiamo andre a scalare montagne. La mia ospite pero' non sembra tanto intenzionata e mi dice che era solo un idea e se vogliamo possiamo andare a raggiungere l'amica durante la mattinata che si sta' allenando per dei campionati di “speed climbing”. Ma i ritmi troppo rilassati, la colazione al bar e una sosta alla stazione dei treni (dove mi informano che l'unico treno per Belgrado parte ogni giorno alle 11.35) ci fanno proseguire in un altra direzione. Incomincio a pentismi di non essere andato la sera prima in montagna con i francesi...
Chiama un altra amica, Croata, studentessa di architettura, che si unira' a noi poco dopo e con cui andremo a fare un giro per il borgo storico ripercorrendo piu' o meno i siti che avevo visitato il giorno prima, con la differenza che ora ho due guide che
mi danno qualche informazione.
Visitiamo anche qualche zona in cui non ero stato e mangiamo il Bureg (altro tipico piatto).
Salutiamo la ragazza Croata dandole appuntamento per cena, quando ci raggiungera' col fratello.
Aprofittando delle ultime ore di sole che anche oggi splende e si fa sentire, camminiamo lungo il fiume in una zona chiusa al traffico nella via verso casa.
Dopo cena non vuole uscire nessuno e ne aprofitto per andare a salutare la ragazza francese sorseggiando un drink in un bar panoramico su un Hotel al centro.
Torno a casa presto e spese alcune ore al pc vado a letto.
Oggi mi son svegliato con calma... non tante ore di sonno... sono sul treno verso Belgrado che non so neanche quanto ci mettera' ad arrivare . Scrutando di tanto in tanto il paesaggio dal finestrino lascio malinconicamente Sarajevo che, senza nulla togliere alle altre (Leiden in primis), sino ad ora CREDO essere la citta' piu' interessante che ho visitato... ma sta' andando tutto molto veloce. Dopo 19 giorni di viaggio e 9 citta' visitate in fretta e furia e' presto e difficile tirare le somme. Entro il 24 devo arrivare in Turkia perche' scade il biglietto Interrail. Ad Istanbul spero finalmente di rilassarmi un attimo.
Ma per ora sono atteso in quel di Belgrado ...